RIPENSACI! STOP CYBERBULLISMO
TIPOLOGIA: Tutela, sicurezza e difesa
PERCHÈ VOTARE IL NOSTRO PROGETTO?
Il nostro progetto è importante perché nel caso si potesse realizzare diminuirebbe il tasso di violenza verbale, rendendo gli adolescenti consapevoli della pericolosità delle parole. Quest’app agisce in modo molto concreto ed efficace quando si manifesta un episodio di violenza verbale. Permette, anche se una parola offensiva è stata digitata, di non inviarla immediatamente e di tornare sui propri passi. Una sorta di macchina del tempo.
Scarica la presentazione in PDFIL NOSTRO TEAM
Siamo 3 ragazzi, una femmina e due maschi, di un centro di aggregazione giovanile. Abbiamo deciso di partecipare a questo contest perché ci tocca particolarmente il tema del cyberbullismo.
LA NOSTRA IDEA IN POCHE PAROLE
Abbiamo pensato a un’applicazione gratuita «RIPENSACI! STOP CYBERBULLISMO», che già esiste, ma solo in lingua inglese («rethink-stops cyberbullism» di Trisha Prabhu). La nostra idea è di trasformarla in italiano (chiedendo il permesso ai creatori), in modo che anche in Italia aumenti la consapevolezza sui rischi della violenza verbale. Installando questa app la persona avrà la possibilità di scaricare nelle impostazioni una nuova tastiera che, al momento della digitazione di parole volgari e offensive, invierà un popup, comunicando la possibilità di modificare il messaggio ed esortando così a riflettere sugli effetti negativi che il destinatario può subire. Un esempio di popup: «sai che la violenza verbale può causare seri danni psicologici ?» oppure «cosa penseresti se questa parola fosse rivolta a te ?».
A CHI SI RIVOLGE LA NOSTRA IDEA
La nostra idea si indirizza potenzialmente a tutti gli utilizzatori di smartphone, ma è pensata in modo particolare per gli adolescenti.
CHE OBIETTIVI HA IL PROGETTO IN UN ANNO DA ADESSO?
Il nostro obiettivo è la creazione e la diffusione dell’app, ma principalmente far riflettere gli adolescenti sulle parole che utilizzano abitualmente, aumentando la loro consapevolezza e la loro responsabilità. L’obiettivo dopo un anno sarebbe quello di convincere le aziende produttrici dei cellulari di preinstallarla nel cellulare o avere la possibilità di essere invitati a scaricarla durante il primo avvio dello smartphone. E in più sarebbe bello se gli insegnanti la proponessero agli alunni.
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