Il nostro team è composto da tre Dottoresse in Psicologia, due delle quali abilitate all’esercizio della professione.
Nel nostro percorso di studi abbiamo approfondito la tematica del bullismo e, in particolar modo, un membro del nostro gruppo ha affrontato tale argomento nella sua tesi di Laurea Magistrale, che si proponeva di verificare l’efficacia di un programma antibullismo rispetto alla riduzione della sintomatologia internalizzante in un campione di ragazzi di prima media inferiore.

I nostri interessi inerenti alla psicologia, alla promozione del benessere e allo sport hanno fatto sì che ci unissimo per lavorare a questo progetto.

Il nostro progetto si propone di utilizzare le pratiche marziali e la filosofia di questa disciplina della quale abbiamo avuto diretta esperienza, al fine di prevenire il bullismo; in particolare, mira allo sviluppo e al potenziamento di abilità quali empatia, autostima e autocotrollo che secondo, quanto riportato dalla letteratura scientifica, risultano essere fattori protettivi rispetto al fenomeno in oggetto.

La nostra idea, in via preliminare, prevede una fase di formazione rivolta ai maestri di arti marziali dedicata all’acquisizione di conoscenze e competenze sul legame tra la pratica delle arti marziali e il rinforzo, nei bambini, di atteggiamenti e comportamenti positivi verso sé e gli altri, volti a contrastare l’insorgenza di fenomeni di bullismo.

La nostra idea si rivolge a bambini della scuola primaria, in particolare delle classi terza, quarta e quinta e a maestri di arti marziali, i quali verranno formati per promuovere abilità volte a contrastare il fenomeno del bullismo, attraverso l’insegnamento della pratica sportiva.

• aumentare atteggiamenti e comportamenti positivi dei bambini, destinatari del
progetto, verso sè e gli altri, volti a contrastare l’insorgenza di fenomeni di
bullismo

•aumentare conoscenze e competenze dei maestri di arti marziali che possano
essere integrate all’interno del proprio agire professionale