BULLI e dannati o belli e INTEGRATI?
TIPOLOGIA: Educazione, cultura e prevenzione
PERCHÈ VOTARE IL NOSTRO PROGETTO?
Indossare una “maschera”, così come l’appartenere a un gruppo, il calarsi in un ruolo, è una necessità umana. L’uomo, come singolo, non ha alcun valore se non per sé stesso e nessuna possibilità di essere veramente libero di decidere arbitrariamente, o quasi, della propria esistenza. Allo stesso modo il ruolo di Bullo, è una maschera che la persona indossa per entrare in relazione con l’altro, poiché questo è il ruolo scelto e assegnatogli dal contesto in cui vive. Il nostro intento è quello di riuscire a rendere, per quanto possibile, libera la persona di esprimere i propri bisogni, emozioni e vissuti, così da poter esprimere la parte migliore di sé.
Se credete come noi che sia meglio gridare “GIÙ LA MASCHERA“ VOTATECI!
Scarica la presentazione in PDFIL NOSTRO TEAM
Il nostro team è formato da due giovani psicologi fra i 26 e i 30 anni con tanta voglia di sperimentarsi e mettersi in gioco. L’idea di partecipare a questa iniziativa progettuale è nata dal confronto e dall’esperienza diretta avuta nelle scuole in cui sono emerse queste tematiche che risultano attuali e delicate, e che spesso vengono messe a tacere generando disagio e confusione. Proprio per questo, riteniamo che sia necessario creare spazi in cui sia possibile informare e formare al fine di prevenire episodi di bullismo di natura omofobica e riconoscere i casi in cui questo si presenta.
Il nostro spirito di squadra è rappresentato da: In un sistema complesso ognuno si accomoda a recitare il suo ruolo in complementarietà con il resto degli attori. Il bullo è un ruolo come un altro, funzionale a mantenere in equilibrio la scena teatrale e le relazioni tra i vari teatranti. È necessario cambiare la trama della storia per cambiare i ruoli. A noi la scelta di che storia raccontare e voler ascoltare.
LA NOSTRA IDEA IN POCHE PAROLE
Siamo convinti che il BULLO sia DANNATO. Ogni persona riveste un ruolo all’interno di un ecosistema che sia esso familiare, scolastico o del gruppo dei pari. In questi termini il Bullo si forma in un contesto nel quale non può che farsi portatore di quel ruolo. Il ragazzo risulta essere (CON)DANNATO dai modelli sociali ai quali è stato esposto e che ha interiorizzato, così da imparare a relazionarsi all’altro solo attraverso modalità di prevaricazione.
Il nostro progetto, prefiggendosi l’obiettivo di prevenire condotte aggressive, tramite teacher training, laboratori informativi ed espressivi, focus group, giochi di ruolo e infine la realizzazione di un cortometraggio per classe, che prenderà parte ad un contest online, mira a sensibilizzare, tramite la formazione, l’informazione e l’educazione alle emozioni, la consapevolezza di sé.
In particolare è diretto a prevenire atti di bullismo omofobico. Questa condotta consiste in abusi fisici e psicologici contro una persona percepita come omosessuale e comprende anche le aggressioni rivolte a persone non omosessuali, ma caratterizzate da un atteggiamento reputato poco mascolino o poco femminile, in relazione al genere sessuale.
A CHI SI RIVOLGE LA NOSTRA IDEA
DESTINATARI DIRETTI: corpo docente e alunni delle classi terze, delle scuole medie inferiori italiane
DESTINATARI INDIRETTI: famiglia, scuola e comunità locale
CHE OBIETTIVI HA IL PROGETTO IN UN ANNO DA ADESSO?
Obiettivi generali:
• Prevenzione dei comportamenti volti al bullismo omofobico
• Riconoscimento di atteggiamenti di bullismo omofobico.
Obiettivi specifici:
• Promuovere la conoscenza e la consapevolezza dei problemi connessi al
bullismo omofobico
• Stimolare una riflessione in merito alla funzione preventiva del docente, a
partire da quanto emerso dagli interventi con il gruppo classe
• Sensibilizzare sul tema dell’omosessualità e della diversità in genere
lavorando sugli stereotipi e i pregiudizi
• Condividere ed elaborare insieme ai ragazzi i vissuti, le motivazioni e gli
atteggiamenti intorno al tema del bullismo omofobico e della violenza
• Riconoscere e promuovere fattori di protezione e di rischio del singolo e del gruppo lavorando in particolare sull’autostima, sulla fiducia in sé stessi, sulla
capacità di interazione sociale, sull’intelligenza emotiva e sulla cooperazione
ID: 252710