Siamo un gruppo di 4 ragazzi che da più di 5 anni si occupa di gestire un Centro d’aggregazione giovanile comunale. Giornalmente passiamo almeno due ore all’interno della struttura a contatto con circa 50 ragazzi di età compresa tra i 6 e 25 anni, grazie a questa esperienza siamo a stretto contatto con la realtà giovanile, ne conosciamo i problemi che giornalmente proviamo a risolvere, abbiamo imparato a capire quali sono le esigenze dei giovani e come essi preferiscano essere aiutati.

Aiutare i bambini sin dalla scuola dell’infanzia a crescere in maniera spensierata affrontando e superando i vari traumi che si possono presentare durante la crescita, seguendoli poi per tutto il loro percorso scolastico.
Con il supporto di psicologi, che periodicamente incontreranno bambini e ragazzi sia singolarmente che in gruppo durante l’orario scolastico, sarà possibile individuare i soggetti più a rischio di diventare vittime o bulli, o chi lo è già, e creare dei percorsi di sostegno per loro e le famiglie.

Ovviamente gli incontri dovranno essere adeguati alle diverse fasce d’età e permettere di capire se il bambino o il ragazzo avverte o meno un qualunque tipo di disagio, così da poter intervenire in maniera tempestiva ed evitare che diventi un vero e proprio problema.

La nostra idea si rivolge a tutti gli studenti, cominciando dai bambini di 3/4 anni che frequentano la scuola dell’infanzia, periodo in cui il carattere inizia a formarsi, fino ai ragazzi che frequentano la scuola secondaria di secondo grado. Il progetto non mira a combattere un tipo particolare di bullismo, ma vuole contrastare qualunque uso di violenza fisica o psicologica. Con il nostro progetto vorremmo tracciare una linea guida nell’educazione sociale che limiti i comportamenti di prevaricazione tra bambini.

Ad un anno dal suo inizio il progetto dovrà gia aver terminato il primo ciclo di incontri durante il primo anno scolastico e dovrà essere integrato nelle attività scolastiche degli istituti che vorranno aderire ad esso. Dovrà essere sottoposto ad un’ autovalutazione, da parte di membri che hanno operato nelle scuole, in modo da migliorarsi e diventare sempre più efficiente.