Donne Fuori Scena
TIPOLOGIA: culturale/pedagogico, prevenzione, supporto/assistenza
PERCHÈ VOTARE IL NOSTRO PROGETTO?
Donne Fuori Scena è un’idea per affrontare il tema della violenza sulle donne in modo creativo, approfondito, variegato e innovativo attraverso il coinvolgimento emotivo e la sollecitazione della sfera creativa.
È una prospettiva inedita sul maschile e sul femminile, una sfida agli stereotipi di genere, per promuovere il rispetto delle differenze attraverso modalità che non siano prescrittive o didascaliche, e per avvicinare sia i giovani che gli adulti al tema della violenza in modo consapevole e partecipato.
È un’iniziativa di respiro internazionale che mette e confronto dieci drammaturghe di cinque continenti diversi con studenti, docenti, Istituzioni, operatori del settore teatrale e dei Centri antiviolenza, spettatori e società civile, sul tema della violenza contro le donne nelle sue varie declinazioni (violenza fisica, sessuale, psicologica, economica, stalking).
È un progetto multimediale, realisticamente realizzabile sotto il profilo economico, pratico e organizzativo, che si snoda in un arco temporale medio-lungo e prevede percorsi multidisciplinari e interventi in grado di raggiungere le utenze più disparate, facendo penetrare il tema della violenza sulle donne e la necessità di contrastarla in ambiti diversificati.
È un’ idea che le promotrici possono trasformare in realtà mettendo in campo competenze già consolidate nei propri ambiti di pertinenza e coinvolgendo una rete di collaboratori e collaboratrici di comprovata esperienza.
Donne Fuori Scena ha una struttura modulare, riproducibile nello spazio e nel tempo: dopo la prima edizione, sarà possibile promuovere la prosecuzione delle attività promosse nell’ambito del progetto su base annuale, ed esportare il modello in altre città e località italiane.
ABSTRACT
La violenza sulle donne è un fenomeno arcaico e universale; travalica confini geografici e coinvolge in modo indiscriminato persone di ogni età, razza, cultura, religione. Va affrontata attraverso uno strumento che permetta di avvicinarsi al tema con pieno coinvolgimento, mantenendo al contempo uno spazio di pensiero, dove elaborare e riflettere. Esiste un mezzo straordinario creato a tale scopo, presente in ogni civiltà da che l’uomo ha iniziato a sentirsi membro di una comunità: il teatro.
CITAZIONE
«Il teatro ha una caratteristica particolare: si può sempre ricominciare daccapo. Nella vita questo è un mito; noi non possiamo mai tornare su niente del passato. Le foglie ricrescono sempre nuove, non si possono far tornare indietro le lancette dell’orologio, non possiamo avere una seconda opportunità. In teatro la lavagna torna ogni volta pulita. Quando siamo convinti di questa verità, il teatro e la vita diventano una cosa sola.»
Peter Brook
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IL NOSTRO TEAM
- Una cultrice della materia presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere dell’Università degli Studi Roma Tre. Formatrice, traduttrice, interprete e agente letteraria, rappresentante italiana di Women Playwright International, organizzazione internazionale no-profit che riunisce drammaturghe di tutto il mondo.
- Una psicologa, specializzanda psicoterapeuta, che esercita la professione presso l’ufficio tecnicoscientifico dell’Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze. Collabora in qualità di formatrice con l’università di Roma “Sapienza” e svolge attività di ricerca e intervento nell’ambito della promozione del benessere e della salute e della prevenzione del disagio.
- Un’attrice, regista e insegnante di teatro, diplomata nel 2005 al Teatro Due di Parma e nel 2008 alla Fonderia delle Arti di Roma. Lavora principalmente in teatro, collaborando con diverse compagnie; nel 2011 ha lavorato al fianco di Giampiero Ingrassia come attrice e aiuto regia, in uno spettacolo in tournée nazionale sul tema del bullismo. Nello stesso anno, ha inaugurato e condotto un laboratorio di avvicinamento alle arti sceniche, ancora oggi attivo, dal titolo “Facciamo che io ero…”, presso il liceo Grassi di Latina.
LA NOSTRA IDEA IN POCHE PAROLE
Donne Fuori Scena è un progetto multimediale che si propone di affrontare la complessità e la dimensione universale della violenza contro le donne, riflettendone le diverse sfaccettature attraverso lo specchio rivelatorio del teatro. La drammaturgia e la scena, dunque, saranno i veicoli utilizzati per sviscerare, prevenire e contrastare questo fenomeno, attivando dinamiche di condivisione e partecipazione attiva attraverso la sollecitazione emozionale.
La traduzione, la lettura, l’analisi di dieci testi teatrali scritti da dieci drammaturghe di rilievo internazionale, saranno il punto di partenza di un percorso modulare e multidisciplinare che si snoderà in più tappe e si articolerà in interventi diversificati: una piattaforma internet, un videospot con volti noti dello spettacolo, laboratori teatrali nelle scuole e nel carcere, una rassegna di spettacoli internazionali sul tema, incontri e dibattiti con operatori ed esperti in vari campi della prevenzione e della lotta alla violenza sulle donne e un convegno conclusivo al quale tutti i partecipanti all’iniziativa saranno chiamati a confrontarsi con cinque drammaturghe provenienti dai cinque continenti, che hanno raccontato la violenza sulla scena nel proprio Paese d’origine.
Il progetto mira a coinvolgere e sensibilizzare una gamma di utenti vasta ed eterogenea in termini di età, estrazione sociale, appartenenza religiosa, grado d’istruzione e orientamento sessuale: studenti universitari e delle scuole secondarie di primo e secondo grado, membri delle Istituzioni, detenuti e detenute della Casa Circondariale di Rebibbia, operatori e fruitori dei Centri antiviolenza, artisti e operatori teatrali e, in generale, la società civile.
CHE OBIETTIVI HA IL PROGETTO IN UN ANNO DA ADESSO?
- Creazione di un sito internet che ospiterà al suo interno un videospot con personaggi noti del mondo dello spettacolo, e una sezione specifica dedicata a ogni percorso attivo nell’ambito del progetto (traduzione e ricerca presso l’Università, pedagogia teatrale nella scuola secondaria e nel carcere, rassegna teatrale, incontri e dibattiti, convegno).
- Giugno/Dicembre 2013: attivazione di un laboratorio di traduzione presso l’Università degli Studi Roma Tre, traduzione dei testi stranieri in lingua italiana e attivazione di percorsi di ricerca sul tema della violenza contro le donne.
- Ottobre 2013/Gennaio 2014: attivazione dei laboratori teatrali basati sui testi tradotti presso l’Università nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, presso la Casa circondariale di Rebibbia e i Centri antiviolenza a cura di operatrici specializzate.
- Aprile/Maggio 2014: Rassegna teatrale presso uno o più teatri (teatri istituzionali e teatri off), Casa Circondariale di Rebibbia, Casa Internazionale delle Donne, Casa dei Teatri. Verranno proposti al pubblico progetti teatrali (spettacoli, letture, mise en espace…), basati su testi scritti da celebri drammaturghe straniere che trattano il tema della violenza nelle sue diverse declinazioni (violenza fisica, sessuale, psicologica, economica, stalking).
- Maggio 2014: organizzazione di un convegno internazionale che si svolgerà il 25 novembre 2014 (Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne) a Roma, e che prevedrà la partecipazione di cinque drammaturghe (Asia, Europa, Oceania, America, Africa) che porteranno la propria testimonianza a confronto con tutti i soggetti coinvolti nel progetto (Università, Istituzioni, studenti, detenuti, operatori ed esperti) e con la società civile.
LE PRINCIPALI COSE CHE SERVIRÁ FARE PER REALIZZARE IL PROGETTO
- Attivazione di Patrocini presso enti pubblici, ambasciate, istituzioni, soggetti privati.
- Coinvolgimento della Casa internazionale delle Donne, Casa dello Spettatore, Circolo della Lettura Barbara Cosentino e dell’Istituzione Biblioteche di Roma (Casa delle Traduzioni e Casa dei Teatri).
- Presentazione e attivazione dei laboratori di traduzione dei testi sulla violenza contro le donne presso l’Università degli Studi Roma Tre.
- Presentazione e attivazione dei laboratori teatrali all’interno delle scuole secondarie di primo e secondo grado, della Casa Circondariale di Rebibbia e dei Centri antiviolenza.
- Reperimento di fondi e sponsorizzazioni per finanziare gli operatori teatrali e gli artisti che cureranno gli spettacoli della rassegna; individuazione dei luoghi nei quali si svolgerà la rassegna teatrale, sopralluoghi tecnici e organizzativi.
- Attivazione di una rete teatrale per la circuitazione degli spettacoli sul territorio romano (dialogo già attivo con il Teatro Argentina e il Teatro della Dodicesima, entrambi inseriti in una rete di teatri operanti nella città di Roma).
- Eventuale attivazione di una rete nazionale per la circuitazione degli spettacoli e delle iniziative correlate (dialogo già attivo con realtà operanti a Pordenone e a Torino).
- Individuazione della sede del convegno e reperimento dei fondi per coprire i rimborsi spesa per i relatori e per le quattro drammaturghe straniere invitate a illustrare il fenomeno della violenza sulle donne nel proprio Paese d’origine.
ID: 221804