Una legge sull’eutanasia è necessaria. Leggi i risultati del questionario AIED
1 Marzo 2021 | 0 commenti
I risultati del questionario AIED, a cui negli scorsi mesi hanno aderito centinaia di persone, mostrano pareri pressoché unanimi su alcuni temi, meno su altri. Vediamo in dettaglio l’andamento delle risposte.
Più dell’80% dei partecipanti si dice favorevole all’eutanasia attiva – ad oggi consentita in Europa solamente in Olanda, Belgio e Lussemburgo. Più dubbi invece rispetto all’eutanasia passiva – la cosiddetta “sospensione delle cure” – per la quale si dicono favorevoli quasi al 70%, mentre il 26% sono contrari (astenuti o nulli i voti restanti). Numeri che non si allontanano molto da quelli relativi al suicidio assistito, che ottiene il 65% di “sì”.
Quasi un plebiscito invece quello a favore del testamento biologico, in vigore nel nostro paese dal 2018, approvato da più del 90% del pubblico dell’AIED di Roma.
Troviamo decisamente meno uniformità nella risposta successiva, che ha visto poco più del 50% delle persone schierarsi per un’eutanasia possibile solo se richiesta esclusivamente dal malato.
I partecipanti al piccolo questionario pensato dall’AIED si dimostrano poi un po’ confusi sull’attuale situazione normativa in merito all’eutanasia:
- il 13% pensa che in Italia venga effettuata per i casi irrisolvibili;
- il 47% non sa;
- solo il 36% dice no.
Quasi la totalità (96%) delle persone è infine favorevole ad una legge sull’eutanasia che dia la possibilità di scegliere.
In attesa di un intervento legislativo, in base al riscontro delle tante persone che ogni giorno vivono la realtà dell’AIED, sembra emergere almeno un risultato chiaro: l’eutanasia è ancora un tema attuale.
Nonostante il ritardo dell’azione del Parlamento, il diritto alla “dolce morte” è sentito da molti cittadini e lavorare ad una legge per regolamentare una volta per tutte la possibilità di scegliere è una necessità impellente.