NOWALLS, Integrazione attraverso l’AIkidō

NOWALLS, Integrazione attraverso l’AIkidō
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CATEGORIA: Diritti e innovazione sociale

PERCHÈ VOTARE L'IDEA?

È un progetto che riconosce l’unicità di ogni individuo e ne valorizza il potenziale.
Attraverso la pratica dell’aikidō le persone si metteranno in relazione con se stesse e con gli altri anche attraverso il corpo, comprendendo maggiormente cosa si sente quando ci si mette “nei panni dell’altro”, quando si lotta o quando si crea movimento.

Non tutti gli incontri sono facilitati; talvolta, dove non arriva la parola, può arrivare la
relazione.
“Dai il benvenuto ad un avversario che ti viene incontro; saluta un avversario che si
ritira. Mantieni l’equilibrio originale e cosı̀ il tuo avversario non saprà dove colpire. In
realtà, il tuo avversario non saprà dove colpire perché voi sarete un tutt’uno.”
(Maestro Aikidō)

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IL TEAM



Il nostro team è composto da uno Psicologo, specializzato in Sessuologia di 30 anni e da una Psicologa e Sessuologa, specializzanda in Psicoterapia della relazione di 33 anni.

Oltre all’attività clinica, abbiamo entrambi la passione per la scrittura e la realizzazione di progetti che possano apportare concretamente un beneficio sulla qualità della vita delle persone. Il nostro focus è l’esperienza relazionale umana attraverso i principi di educazione, rispetto e riconoscimento dell’altro. Queste dimensioni, infatti, permettono di apprendere dall’esperienza, favorendo la crescita personale e lo sviluppo di una più ampia cultura delle differenze, riconoscendo a ciascuno la propria unicità.

L’IDEA IN POCHE PAROLE



Il progetto coinvolgerà direttamente i residenti e i migranti dei quartieri romani in cui sono presenti centri di accoglienza e si attuerà attraverso psico-educazione e intervento di rete.

La prima fase del progetto riguarderà la formazione del corpo direttivo e degli operatori del centro di accoglienza su relazione, empatia e problem solving.

La seconda fase del progetto, attraverso l’intervento di rete, riguarderà direttamente i residenti volontari e i migranti ospiti del centro che verranno introdotti alla pratica dell’AIKIDŌ. Tale disciplina, a metà strada tra arte marziale e pratica sportiva, lavora su molteplici fronti della relazione umana, quali accettazione delle regole, accoglienza, autostima, empatia, fiducia, gestione dell’aggressività, volontà, cooperazione e del “prendersi cura”, favorendo armonia e unione.

A CHI SI RIVOLGE L’IDEA



Destinatari Diretti:
Organi dirigenziali centro di prima accoglienza
Operatori del centro
Residenti volontari dei quartieri romani
Migranti ospiti nei centri di prima accoglienza

Destinatari Indiretti:
Residenti dei quartieri romani
Migranti già integrati nei quartieri romani
Famiglie
Comunità

CHE OBIETTIVI HA L’IDEA DA QUI A UN ANNO?


  1. Educare e diminuire i fenomeni di violenza e discriminazione educando al rispetto di sé e degli altri, favorendo l’inclusione e lo sviluppo di una cultura delle differenze basato sulla relazione empatica e sul riconoscimento dell’altro;
  2. Formare le competenze del personale dirigente e degli operatori a tutti i livelli del centro di prima accoglienza, sugli aspetti psicologici della relazione, sull’inclusione e sull’Aikidō;
  3. Supportare gli psicologi del centro di prima accoglienza;
  4. Aumentare la comunicazione, l’empatia e l’intelligenza emotiva attraverso la pratica dell’AIKIDŌ;
  5. Migliorare le relazioni e le condizioni di convivenza;
  6. Rompere stereotipi, pregiudizi su violenza e discriminazione favorendo una cultura delle differenze.



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