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Come diventare felici non fumatori

4 Settembre 2019 | 0 commenti

Intervista al Dott. Maurizio Costantini (psicologo, psicoterapeuta)

Il tabagismo continua a coinvolgere molte persone, qual è la situazione generale?
ll tabagismo è ancora la prima causa prevenibile di morte e di malattia a livello mondiale, provoca quasi sei milioni di morti l’anno.

L’allarme è stato lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), secondo la quale, se l’attuale tendenza si confermerà, nel futuro il numero delle vittime salirà a otto milioni l’anno entro il 2030. Sempre secondo l’OMS, il tabacco ha già causato, nel secolo scorso, la morte di 100 milioni di persone. Un grande problema umano e sanitario.

E in Italia…
Nella popolazione italiana con più di quattordici anni il 23% è dipendente dal fumo, un problema che comporta più di 80mila morti l’anno, per non parlare delle persone malate.
Sono cifre impressionanti, occorrono interventi di prevenzione!

S’inizia a fumare in genere da giovanissimi, l’età media della prima sigaretta si è abbassata, bisognerebbe partire da lì, dall’adolescenza e molto si potrebbe fare per aumentare la consapevolezza sui danni da fumo.

Eppure sembra che le informazioni siano diffuse…
Di sicuro c’è una maggiore attenzione al problema, ma non è sufficiente, molti cittadini non sono ancora ben informati sulle cause di questa malattia, ad esempio, come evidenziato da una ricerca realizzata dall’Aiom (Associazione italiana di oncologia medica) molti non sanno – per l’esattezza, otto cittadini su 10 – che il fumo passivo è tra le cause della malattia. Infatti, il 71% fuma regolarmente in luoghi chiusi. Il 43% del campione dell’indagine è convinto che smettere di fumare non riduce il rischio di sviluppare questa patologia. Un’ignoranza diffusa che è decisamente preoccupante e che porta il 49% del campione a dichiarare di fumare alla presenza di bambini.

 

Che cosa accade, dal punto di vista della dipendenza, quando s’inizia a fumare?
Dal punto di vista fisico si crea una dipendenza legata alla nicotina, una sostanza alcaloide presente nel tabacco. Una volta inalata viene assorbita nel flusso sanguigno raggiungendo il cervello in pochi secondi aumentando i livelli di dopamina e la produzione di endorfine.

Ma dopo il rilascio di queste sostanze si crea un effetto ‘deprimente’, contrario al precedente, che spingerà poi il fumatore a cercare nuovamente la sigaretta per tornare alla sensazione iniziale, ed è soprattutto così che s’innesca la dipendenza.

Ma il problema principale è la dipendenza psicologica, ed è su questa che bisogna intervenire se si vuole davvero far uscire il fumatore dalla trappola del tabagismo per farlo diventare un felice non fumatore.

Quali sono i vantaggi nello smettere di fumare?
I vantaggi nello smettere di fumare sono davvero sorprendenti, se si pensa che già dopo solo venti minuti che non si fuma, si hanno i primi vantaggi a livello della frequenza cardiaca e della temperatura corporea, dopo solo otto ore si riduce il rischio d’infarto e migliora l’ossigenazione del sangue, un anno dopo aver smesso di fumare il rischio di malattia cardiaca (infarto) si riduce della metà.

I vantaggi dunque sono tantissimi, a vari livelli: respiratorio, cardiovascolare, del sistema nervoso, ma anche a livello della sessualità e della fertilità. Alcune ricerche dimostrano come il fumo possa ridurre il numero di spermatozoi vitali, mentre nelle donne si riduce il numero degli ovociti in grado di essere fecondati. Smettendo di fumare aumenta dunque la possibilità di avere una gravidanza.

Vantaggi enormi…
Oltre ai vantaggi di natura fisica, ci sono importanti vantaggi anche dal punto di vista psicologico, aspetti di cui si parla poco. Nella mia esperienza ho potuto costatare un notevole miglioramento per quanto riguarda l’autostima e l’umore.

Fumare, in effetti, può indurre, nel tempo, a uno stato di tipo depressivo, sia perché diminuisce l’energia fisica, sia per la paura di sviluppare malattie, paura che può ovviamente generare uno stato di tensione e di angoscia.

Quali sono i metodi per liberarsi dalla dipendenza?
In ambito farmaceutico esistono trattamenti sostitutivi a base di nicotina come cerotti e gomme da masticare. Ci sono poi altri farmaci che riducono i sintomi dell’astinenza e/o il desiderio della sigaretta.
C’è chi utilizza metodi naturali, come l’utilizzo di erbe, oppure tecniche come l’agopuntura e simili.
I centri antifumo poi, come quelli legati all’Associazione per la ricerca sul cancro offrono corsi e consulenze.

 

Qual è il suo approccio per liberare i fumatori dalla dipendenza?
Il Training antifumo dell’AIED prevede due sedute di gruppo e due consulenze individuali

La maggior parte dei fumatori arriva alla seduta con un senso di sfiducia e incredulità, in effetti, è difficile immaginare, per chi fuma da molti anni, immaginare come ci si possa liberare così velocemente dalla dipendenza da tabacco. Fortunatamente la maggior parte di chi partecipa al Training si libera da subito dalla dipendenza.

Per coloro che si trovano maggiormente in difficoltà nel liberarsi dalla dipendenza, è previso anche un breve percorso di psicoterapia di otto sedute individuali.

Che cosa rende efficace il Training antifumo?
Il motivo per cui in genere funziona è legato al tipo d’intervento psicologico che agisce soprattutto sulle false credenze, tipiche di ogni fumatore. Ciò che si è scoperto negli ultimi anni, è che la dipendenza psicologica dalla sigaretta è l’aspetto fondamentale da affrontare se si vuole davvero liberare il fumatore dal tabacco.

La nicotina, come si sa, dopo qualche settimana, non è più presente nel corpo del fumatore, eppure molti fumatori continuano a pensare alla sigaretta anche dopo anni che hanno smesso di fumare. Il motivo di ciò è che nella mente del fumatore sono ancora presenti tutte quelle false credenze concernenti il fumare. Ecco perché è fondamentale confutare queste false credenze. Fino a quando il fumatore rimarrà convinto che la sigaretta ha dei vantaggi, difficilmente diventerà un felice non fumatore.
D’altronde, se non è chiaro il vero motivo per cui siamo dipendenti da qualcosa, sarà meno facile liberarsene, e questo vale per ogni tipo di dipendenza, dalle droghe al cibo.

 

I fumatori accettano di buon grado di partecipare?
In genere sì, quando si rendono conto che sono dentro una trappola non vedono l’ora di uscirne fuori. Il problema è che non si fa abbastanza per sensibilizzarli.

Anche i medici dovrebbero essere più incisivi nel motivare i fumatori, d’altronde sono loro i primi a costatarne i danni. Così come nelle scuole dovrebbero impegnarsi maggiormente a scoraggiare i più giovani a iniziare a fumare.

Come motivare i fumatori a partecipare al Training antifumo?
Credo che la maggior parte dei fumatori vorrebbe smettere di fumare. L’ostacolo maggiore nel provarci è la preoccupazione di stare senza la sigaretta, soprattutto nei primi tempi. È questa paura che spesso fa perdere un’occasione preziosa al fumatore.

Smettere definitivamente di fumare è possibile. L’hanno già fatto milioni di persone nel mondo. Credo però sia più facile se si è aiutati.

I vantaggi dello smettere di fumare sono straordinari, chi ha smesso racconta com’è migliorata la loro vita, di come abbiano recuperato l’energia vitale. È sufficiente non dimenticare, che tra i vantaggi non c’è solo la salute ma anche il piacere di ritrovare uno stato di benessere psico-fisico oggi sempre più ricercato.

 


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