Sono una ragazza di 30 anni, laureata in Matematica ed in Economia.
Durante le mie esperienze di ricerca di un’occupazione ed intervistando alcune
aziende mi sono accorta che c’è l’esigenza di rinnovare i metodi di recruiting
per venire in contatto con personale competente e motivato, considerando
come punto di partenza le capacità e non solo i numeri presenti sul cv.
Da queste considerazioni ha avuto origine la mia idea.

L’azienda appena si apre una posizione pubblica sul portale «R&contest» un
“job contest”, nel quale chiede agli interessati di candidarsi rispondendo ad un
task (quiz, domande aperte, simulazione di un colloquio, video, grafica,
progetto innovativo, ecc…).
L’azienda visiona le candidature nella sua area privata e scelte quelle più
idonee potrà visionare previo pagamento anche i cv ed i contatti dei rispettivi
candidati.
Questo strumento da alle aziende l’occasione di attrarre i talenti migliori
attraverso la creazione di un contest calato sulla sua realtà e sugli obiettivi che
vuole raggiungere, garantendo uguali opportunità, almeno in fase iniziale, a
uomini e donne, neolaureati o candidati con esperienza, dovendo valutare la
qualità delle risposte prima di visionare i dati anagrafici ed il cv.

Il servizio è rivolto a tutte le aziende, in particolare a quelle che prestano
notevole attenzione alle risorse umane e sono desiderose di assumere
dipendenti di talento.
Clienti indiretti sono tutte le persone in cerca di occupazione. In particolar
modo i giovani neolaureati, che effettuano le ricerche attraverso portali e siti di
annunci online.

Tra un anno puntiamo ad avere un portale in versione definitiva, attraverso cui
le aziende autonomamente possano pubblicare il loro annuncio (job contest)
per permettere una selezione più qualitativa e meritocratica del personale.
Le aziende trarranno vantaggio da questo servizio innovativo che guarda alle
persone e non ai numeri, perché sono i talenti assunti che renderanno grande
l’azienda.
Gli utenti in cerca di lavoro potranno candidarsi alle posizioni aperte, ricevere
sempre un feedback dalle aziende ed essere valutati realmente in base alle
loro capacità.
Il sito sarà previsto anche in lingua inglese, in quanto la volontà è quella
portare ovunque questa modalità di selezione.