Siamo una coppia ormai consolidata nel tempo, lui 23 anni, lei 22, lui infermiere, lei operatrice turistica. Abbiamo molte passioni e sogni nel cassetto, in comune o singoli, che cerchiamo di seguire e pian piano di realizzare. L’interessamento al tema del bullismo è nato dapprima da lui, in quanto, in collaborazione con la Croce Rossa di Torino, ha sostenuto alcuni incontri informativi sull’argomento nelle scuole, rivolgendosi direttamente agli alunni. In seguito, l’interesse è rinato grazie ad un concorso proposto dal liceo che frequentavamo: creare un volantino informativo sul bullismo, che spiegasse tutte le sue forme e componenti. Così abbiamo partecipato, arrivando secondi per pochissimo.

In generale, anche per la maturata esperienza nel campo dell’animazione, abbiamo a cuore il rapporto con ragazzi e bambini e crediamo che la «Peer Education» sia il modo migliore per comunicare con loro.

La nostra idea volge appunto alla creazione di una App, nuovo e ottimo strumento tecnologico ormai accessibile alla maggior parte delle persone, che dia una panoramica completa sulle nozioni da sapere riguardo al bullismo. La App mostrerà un menù suddiviso in varie sezioni, come ad esempio la definizione di bullismo, gli elementi e i personaggi che lo compongono, le varie modalità in cui si può manifestare, a chi rivolgersi in caso di bisogno di assistenza.

La App avrà caratteri e una struttura molto semplice, in modo che ogni informazione sia facilmente comprensibile e consultabile da tutti, e sempre accessibile, poiché non sarà necessario essere connessi alla rete per accedervi, ma basterà scaricarla sul proprio dispositivo la prima volta.

Il nostro progetto, ovvero la creazione della App, è rivolto sia ai «piccoli» che ai grandi: vogliamo far sì che sia utilizzabile sia dai bambini/ragazzi che dai genitori.

Per i bambini o più facilmente i ragazzi (perché nella maggior parte dei casi possiedono già un proprio cellulare), è soprattutto uno strumento di informazione e spunto per un esame interiore: se dovessi riconoscermi nel ruolo del bullo, dovrei forse cambiare atteggiamento? Chi invece è vittima, ha tutte le opportunità per conoscere come difendersi, come contrastare il fenomeno e chi contattare in caso di necessità.

I genitori possono utilizzarla per riconoscere se il proprio figlio rappresenta uno dei personaggi elencati e presentati: se ha timore che il proprio figlio sia vittima di bullismo, nella stessa app potrà trovare le indicazioni per agire in aiuto, se dovesse riconoscere nel proprio figlio la figura del bullo, vittima, gregario, avrà modo di intervenire per fermare e cambiare il comportamento del figlio.

L’obbiettivo del nostro progetto è principalmente uno: la sua diffusione. In particolar modo, ci interessa la diffusione dei suoi contenuti, quindi di nozioni informative sul bullismo, che cosa è, le sue forme di manifestazione, i protagonisti e le loro caratteristiche e i principali contatti utili.

Vorremmo che la App fosse presente nella maggior parte dei dispositivi (cellulari, tablet,…) delle persone e che, anche se non usata di frequente, si tenesse comunque salvata perché prima o poi potrebbe tornare utile.