Siamo un gruppo di ragazze interessate al sociale e alle modalità artistiche attraverso cui i problemi sociali possono risolversi.
Una di noi ha fatto un anno di Servizio Civile ai Servizi Sociali della municipalità di Venezia, oltre a una Laurea triennale in Relazioni Internazionali e Diritti Umani e una Laurea Magistrale in Lavoro, cittadinanza sociale, interculturalità.
Una di noi proviene da una Laurea Magistrale in Antropologia, ha esperienza in ufficio stampa e nella gestione pratica di progetti culturali. Una viene da una Laurea in filosofia, seguita da esperienze di giornalismo e videomaking intorno alle diverse declinazioni dei diritti umani.

Lavorare sulle radici della violenza. Creare laboratori di gestione creativa della rabbia e laboratori di comunicazione non violenta. Vogliamo supportare i centri antiviolenza presenti sul territorio attraverso una serie di attività complementari: laboratori per donne oggetto di violenza, e, in una sede distinta, attività per persone che agiscono comportamenti violenti.
Creare una rete di supporto a lungo termine formata da psicologi e terapeuti che offrano a prezzi più vantaggiosi un aiuto di lungo periodo. Creare una rete di altri professionisti del benessere (estetisti, parrucchieri, trainer, truccatori…) che, con prezzi convenzionati, lavorino anche sul ricostruire sicurezza e amore per se stessi.
Produrre nel corso dell’anno un video-documentario che cerchi di rispondere a domande come: cosa una donna considera atti di violenza? quali di queste violenze sono così comuni da essere socialmente accettate? Il video prodotto verrà mostrato nelle scuole e utilizzato come stimolo per laboratori sul tema.
Il progetto intende durare più di un anno e autosostenersi. Queste attività sono un punto di partenza per creare una rete stabile di persone che lavorano per aumentare la consapevolezza di cosa sia la violenza nel quotidiano e promuovere il benessere in modo creativo.

Avviare laboratori per adulti di gestione creativa della rabbia e comunicazione non violenta.
Produrre un documentario da mostrare nelle scuole e nei laboratori per adulti.
Attivare una rete di professionisti del benessere psicofisico con prezzi convenzionati.
Creazione di un sito internet che dia informazioni sulle attività e di un forum di informazione e sostegno tra utenti. Iniziare la raccolta di fondi pubblici e privati che permettano di sostenere il progetto a lungo termine.

Integrare la rete di professionisti che già hanno mostrato interesse (una terapeuta PNL e counselor, due operatori sociali, un educatore, due psicologi, una consulente filosofica) in un progetto concreto.
Avviare collaborazioni con le realtà locali che si occupano di violenza sulle donne.
Creare un sito internet e pubblicizzarlo.